Le piante morte sono considerate come normali ed inesorabili, ma la realtà è molto diversa.
Con la giusta conoscenza, applicata soprattutto al taglio, l’orizzonte temporale della pianta di vite è enormemente più ampio.
Il mio lavoro consiste proprio nel dare la massima longevità alla vigna, per consentire all’azienda vitivinicola di programmare diversamente le spese di gestione ed avere sensibili risparmi a lungo termine.
Questo è quanto può accade in tutti i vigneti: moltiplicate un piccolo costo per ogni ceppo, per il 15/20% di fallanza (500/800 ceppi/ha) per i prossimi 20 anni!